25/4/2000
Placida, come di foglia azzurra o come il sereno dormire della Senna al meriggio. Vapori di fugace dimenticanza limitano il tempo dei sospinti sapori campestri; la distanza non ha realtà percepibile, e nella assente monotonia d’un soggetto monòcromo, dimentico il mondo reale; quasi a scoprire che tutto termina nell’eterea prospettiva d’un quadro.
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