25/4/2000
Quale che sia la sfumatura del viso giovane - come il Bello nell’arte - tu sei viva immagine. Occhi rischiarano voluttà incomprese di capelli ove assurgo il senso stesso d’essere perfetta. Abbandono ogni parvenza di materialità percependo il colore della nervosa creatura: un chiaro emblema della nobile e casta Cecilia. Sfiorerei il tuo collo, come una leggera collana che fin sul petto rischiara la monumentale visione di ciò che era, e rimarrà per sempre stupendo.
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