sabato 17 agosto 2013

La TARES ovvero la tassa degli incapaci


Se c'è una cosa che proprio non sopporto è dover pagare ma tassa sulla spazzatura. Non sono contrario alla tassa in sé, per carità il servizio si paga. Sono contrario a dover pagare l'incapacità e il disinteresse del Comune di Siracusa.

Da quanti anni si fa finta di fare la raccolta differenziata? Troppo tempo, indubbiamente, sufficiente per diseducare il cittadino, convincerlo che differenziare sia una presa per i fondelli e persistere nell'orrore. Sappiamo tutti che non si differenzia, che la raccolta è fittizia e per questa ragione, io in primis getto tutto nell'indifferenziata visto che si separa per poi riunire tutto e portare in discarica. Una città con una raccolta differenziata ferma a meno del 4% e senza nessuna reale intenzione di risolvere il problema fa smuovere i nervi a chiunque. Perché? Tralasciamo l'etica ecologica, tanto è una sensibilità di pochi e guardiamo e picciuli che interessano a tutti.
Gettando tutto in discarica il Comune paga il conferimento che ovviamente si scarica sui cittadini. Se si differenziasse veramente, la diminuzione delle quantità porterebbe un alleggerimento degli oneri e quindi una conseguente riduzione del carico fiscale annuale: che tra l'altro a Siracusa è tra le più care d'Italia, guarda caso! Se si differenziasse ci dovrebbe essere qualcuno che raccoglie i sacchi porta a porta o con altri servizi, il che creerebbe almeno qualche posto di lavoro in più. Ma non solo, per differenziare devi anche inviare il vetro, la carta e la plastica in aziende specializzare nel riciclo. Aziende che potrebbero tranquillamente aprire nei dintorni a fronte di un contratto che il comune stipula sulla filiera del riciclo. Le aziende comprerebbero il materiale da differenziare perché considerata materia prima e loro creerebbero almeno un centinaio di posti di lavoro e una forma diversa di economia. Per non parlare poi degli incentivi applicabili direttamente alla popolazione, come avviene in Germania dove si lasciano le bottiglie e le lattine in una macchina al supermercato. Viene rilasciato uno scontrino e si ottiene uno sconto alla cassa. Fantascienza? Indubbiamente perché per prima cosa ci vuole un sindaco intenzionato a fare seriamente questa cosa e Garozzo indubbiamente non è di questo avviso. D'altronde in campagna elettorale nel suo programma suggeriva di risolvere il problema aumentando i cassonetti e i cestini, ma di raccolta differenziata neanche l'ombra. È fantascienza immaginare che qualcuno voglia seriamente scardinare il sistema mafioso delle discariche siciliane, ma anche che si abbia la serietà e la competenza per rivoluzionare il sistema e renderlo efficiente.

Ora arriva la TARES che si sovrappone alle ultime rate della TARSU su disposizione del governo Monti, notoriamente attento alle esigenze delle fasce deboli (è un'ironia per chi non l'avesse capito). Ma alla mannaia del governo nazionale si unisce anche l'ultimo regalo dell'amministrazione fallimentare di Visentin, uno tra i peggiori sindaci degli ultimi anni... L'efficienza macchina amministrativa del Comune, sensibile alle concessioni edilizie e agli stravolgimenti del PRG ma non all'elaborazione di un regolamento TARES, ci ha lasciato un ultimo scherzetto. Questa nuova tassa introdotta un anno fa demandava ai comuni la creazione di un regolamento per la creazione di agevolazioni alle famiglie o esenzioni per fasce deboli. Ovviamente se ne sono disinteressati tutti, nessuno ha colpa (mischini su scuddaru) e ora si cerca di correre ai ripari, come al solito.

Ma a me tutto questo argomento fa ribollire il sangue in quanto i siracusani oltre ai problemi di disoccupazione, inquinamento e chi più ne ha più ne metta, deve pagare anche i costi del menefreghismo generalizzato. Ma tanto non ha colpa nessuno: figuriamoci se un dirigente tirerà le orecchie al responsabile, figuriamoci se il sindaco tirerà le orecchie al dirigente di settore, figuriamoci se i cittadini ricorderanno alle prossime elezioni questo patatrac. Tanto alla fine dove ti giri giri paghiamo sempre noi, zitti come sempre, e nella migliore delle ipotesi se ci si stanca di questa situazione si cambia città: tanto qui la storia è sempre maledettamente la stessa... Buon F24.

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