martedì 2 luglio 2013

Il sindaco che verrà

giancarlo garozzo

Il dado è tratto ha vinto Garozzo, in fondo una foglia di fico della vecchia politica. Perché Garozzo sarà anche giovane, sarà renziano e di idee rottamatrici, ma è pur vero che dietro a questa dirigenza del PD c'è gente come Foti e altri vecchi marpioni. I marpioni che hanno permesso la vittoria per tre mandati della controparte in ragione di candidati scarsi o mal sostenuti. Ma non solo una dirigenza e un PD che in città non ha mai brillato per idee e capacità, oggi si ritrova una vittoria per demeriti dell'avversario. Infatti se la destra non si fosse scissa, il risultato sarebbe stato diverso.
Io non sono contento di questo risultato, come non lo sono la maggioranza dei cittadini che al ballottaggio hanno disertato le urne. Solo pochi "tifosi" hanno ragione di essere contenti: quelli che giustificano tutto, che dicevano che Reale è distante dai partiti o che Garozzo rappresenta il cambiamento. La verità con cui fare i conti è altra, rispetto alle provincie vicine Siracusa sconta un risultato molto a ribasso. A Messina vince Accorinti dopo anni di amministrazioni in odore di mafia, a Catania Bianco che sicuramente sa fare il suo mestiere e a Ragusa con Piccitto si è data una svolta storica... Non voglio fare in questo caso il sostenitore del M5S locale, perché anch'esso ha meritato la perdita. Dico solo che se vi fosse stata un'organizzazione migliore e forse un candidato più visibile del M5S, magari si percepirebbe un'aria frizzante di cambiamento: ma questa è un'altra storia.

Dico subito che non ho aspettative su Garozzo. Farà alcune scelte popolari, sopratutto di tagli e riduzioni in seno al Comune ma non sarà una sindacatura che ricorderemo. Sarà una gestione ordinaria, un tappare buchi e dare una parvenza di miglioramento senza reali soluzioni. Non aspettiamoci una soluzione in merito ai trasporti pubblici, al traffico, alla ZTL e all'economia. Questo sindaco lavorerà come hanno fatto tutti, si impegnerà ma partorirà un topolino ad ogni situazione. Soluzioni radicali ai problemi della città non ve ne saranno, di questo ne sono certo!

Il mio augurio è certamente quello di sbagliare le mie previsioni, di vedere oggi tutto in una chiave pessimista proprio come il buio della sindacatura Visentin. Mi auguro di sbagliare, ma sono troppo cinico per crederci.

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