20/7/2000
Occhi sognanti come spersi in viaggi d’oltreoceano: oltre la voluttà di Jeanne Darlaud, o l’azzurro sguardo d’una bimba allegra.
S’aprono alla vista melodie coloristiche nell’ordine perfetto di cromìe senza tempo; abbraccio assonanze vegetali di prospettive nascoste in prati di maggio in festa denso come la natura stessa dei colori: s’esalta il canto gioioso d’un allegorico concerto di primavera.
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