Poiché dal Superiore discese la luce che da Damasco sparse la gnosi per le rotte, il calcareo suolo dei pagani primariamente accolse il santo dei futuri destini.
L’immoto asse, oltre i confini dell’orizzonte, oltre i corpi erranti da cui ascendono i sacri umori plasmati nelle forme visibili, la prospettiva promana quel sapere che cristallizza le idee e i nomi divini: così come il bianco contiene i sette, parimenti il punto contiene il Tutto.
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