Questa estate sono stato in vacanza in Svezia (non temete non comincerò con i soliti confronti tra quella nazione e Siracusa!) e ho avuto l'opportunità di visitare un villaggio vichingo, intendo la ricostruzione di un villaggio storico con tanto di persone che scelgono di vivere lì per tutta l'estate in costume dell'epoca. Una bella idea che valorizza lo stile di vita e la storia di quel popolo. Quando sono rientrato ho subito pensato, ovviamente, a ciò che si potrebbe realizzare dalle nostre parti...
Siracusa è una città molto legata alla sua storia greca, una storia che la gente ignora e non conosce fino in fondo. Oltre tutto la città stessa non valorizza a sufficienza questo grande patrimonio. Sarebbe fantastico immaginare un vero e proprio villaggio greco, una ricostruzione in piccolo di ciò che era la vita dei greci di Sicilia duemila anni fa. Un villaggio greco, con costumi d'epoca, case e templi feticci, desterebbe molto interesse tra i turisti e darebbe respiro alla cronica carenza di posti di lavoro. Molti ragazzi potrebbero lavorare per sei mesi l'anno e apprendere tutto della vita quotidiana dei loro avi.
Con quali soldi si dovrebbe realizzare questa idea vi chiederete voi? Bella domanda. In un paese normale dovrebbe pensarci il Comune, la Regione o la Provincia, ma in Italia e in special modo nell'apatica Siracusa questa idea è pressoché impossibile. Teoricamente un'idea simile potrebbe nascere da un imprenditore illuminato, non certo da uno dei tanti palazzinari che hanno appestato di villette la città, un imprenditore serio ma che dalle nostre parti manca.
Nel voler essere più realistici converrebbe bypassare tutti questi soggetti inutili e far da sé creando un comitato di cittadini che si occupi di questo progetto. Unendo le forze, tra coloro che conoscono la storia, chi ha competenze in ambito economico e chi in ambito tecnico, un buon progetto potrebbe essere portato avanti. Dopo una prima fase progettuale e organizzativa bisognerebbe muoversi per cercare finanziamenti che potrebbero venire da banche (mah, di questi tempi?), sponsor, fondi europei o persino fondare una cooperativa. Insomma chi più esperto di me potrebbe avere l'ultima parola in ambito economico e trovare delle risposte... Ma il vero problema è la volontà, quella stessa volontà che finora ha impedito di avere una statua di Archimede a Siracusa nonostante le spinte di un comitato cittadino.
Sarebbe bello pensare a più servizi ai turisti, più possibilità lavorative per gli stessi siracusani, se solo avessero un minimo di iniziativa. Ma comprendo bene che le immani difficoltà che il territorio mostra partendo dai freni politici e finendo alla disillusione individuale: "Qui non siamo in America" mi risponderebbero, è vero, ma è anche vero che nessuno ha voglia di inseguire dei sogni, accontentandosi della realtà e lamentando l'apatia altrui...
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