Qualche giorno fa sono rimasto basito leggendo la prima pagina di Corriere.it, quella dove si parlava della polemica in merito al cardinale Law. Non credo sia necessario raccontare nuovamente i dettagli della questione, i lettori di internet sono parecchio aggiornati, contrariamente al resto della popolazione... In effetti l'invito di un ex arcivescovo che pare abbia coperto centinaia di casi di pedofilia di preti in Usa, è certamente inopportuno. Questa inopportunità l'ha ribadita don Fortunato Di Noto, che di casi di pedofilia è purtroppo al corrente, ma anche da coloro che normalmente si informano. Ciò che stranizza è la reazione candida del nostro arcivescovo Pappalardo che ha semplicemente spiegato al Corriere d'aver ricevuto un'ottima accoglienza da Law e ha così ritenuto opportuno ricambiare l'invito.
La mia personale convinzione in merito a questi fatti, è che all'interno della Chiesa sussista un eccesso di carità cristiana verso chi commette "peccati". Non si tratta solo di ignorare i reati di pedofilia, ma anche di passare sopra a connessioni con la mafia, con la camorra, o con le dittature militari di altri paesi: come ampiamente avvenuto nel recente passato. La Chiesa minimizza sempre e difende senza mai curare con fermezza certe assurdità, salvo sentirsi costretta a farlo. Così dall'ambiente ecumenale a quello della società italiana il passo è breve, essendo la nostra cultura del tutto intrisa di fede cristiana; per questa ragione non stupisce il perdono della società verso le ruberie, gli scandali sessuali e le condotte inopportune... D'altronde siamo stati capaci qualche anno fa di accogliere l'appello del Santo Padre per attuare un mega indulto. Di cosa ci stupiamo?
Tra i fedeli vi sono coloro che considerano queste affermazioni come mere illazioni, molti altri ignorano il problema perché disinformati, altri ancora minimizzano sempre e comunque: così la festa è andata avanti... Una folla di fedeli, come sempre, si è riversata alla celebrazione del 13 dicembre, ma a nessuno di loro è passato per testa la commistione indiretta con gli abusi. Si, è vero che alcune associazioni hanno distribuito volantini di protesta, è vero che il cardinale non ha sfilato in processione. Ma la cittadinanza tutta, ha taciuto! Nessuna reazione decisa (io avrei disertato, come d'altronde ho fatto) perché gli abusi della Chiesa cancellati dalla memoria sono una vergogna di certi ambienti ecclesiali ma soprattutto della molteplicità dei fedeli. Il loro silenzio condanna coloro che fino ad oggi portano nel corpo i segni della violenza subita e con il loro silenzio perpetuano un atteggiamento assurdo.
In ogni caso ottima idea arcivescovo, in fondo quasi nessuno a Siracusa ci ha fatto caso!!
Nessun commento:
Posta un commento