domenica 25 settembre 2011

Gli egiziani

 
La civiltà egiziana sorta intorno al 3300 a.C. si sviluppò grazie all’influenza delle diverse dinastie di faraoni che ne caratterizzarono l’arte e la cultura. Essendo l’economia egiziana di sussistenza fortemente legata alle periodiche alluvioni del fiume Nilo, la costruzione dei calendari egiziani ne risulta fortemente legata proprio per permettere di individuare i periodi e organizzare così il lavoro. La ciclicità delle alluvioni infatti veniva conteggiata secondo il calcolo di 11 o 13 lunazioni, conteggio che mutò nel primo apparire annuo della stella Sirio (“Sopdet”). Con questo principio nacque il primo calendario egizio detto lunare di 354 giorni con mesi di 29 o 30 giorni. Successivamente, avendo riscontrato vistose discrepanze nelle osservazioni, venne introdotto un secondo calendario chiamato calendario civile composto da mesi di 30 giorni più 5 giorni aggiunti nel corso dell’anno, onde raggiungere il conteggio finale di 365 giorni. Ma anche questo calendario mostrava delle discrepanze così fu introdotto un ultimo calendario, molto più preciso, che presentava un ciclo di 25 anni cui si aggiungeva un mese intercalare nel 1°, 3°, 6°, 9°, 12°, 14°, 17°, 20°, e 23° anno di ogni ciclo. Questo calendario, proprio per la sua precisione, venne introdotto nel II sec. d.C. e utilizzato sino ai tempi di Copernico; esso aveva sempre una divisione in mesi di 30 giorni, a sua volta divisi in “settimane” di 10 giorni e in tre grandi stagioni chiamate: mesi dell’inondazione, mesi della germinazione e mesi del raccolto
 
Zodiaco di Dendera

Per il calcolo delle ore sin dal 3000 a.C. gli egiziani avevano in uso la divisione del tempo in dodici ore diurne e notturne: per le ore diurne scandivano agevolmente il tempo attraverso le meridiane, mentre per le ore notturne utilizzavano la posizione di 24 stelle di riferimento nel cielo. L’imprecisione del metodo determinava una scansione del tempo differente tra giorno e notte soprattutto in base alle stagioni (e dunque alle stelle di riferimento). Per ovviare a ciò e rendere il conteggio più accurato vennero introdotti successivamente i decani, ovvero 36 stelle che consentivano una determinazione più precisa delle ore notturne.

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