mercoledì 18 marzo 2015

Dietro Gettonopoli ci sono (probabilmente) interessi maggiori


Era ora che qualcosa si smuovesse, finalmente la bomba è scoppiata con lo scandalo Gettonopoli. Tuttavia temo si sia dato un risalto tale alla cosa da storpiarne il senso e la realtà dei fatti. Trovo singolare, infatti, riscontrare che ciò che oggi pare scandaloso, sino a ieri veniva tacitamente tollerato: che i consiglieri comunali arrotondassero lo stipendio tra commissioni e riunioni, lo si sa da almeno trent’anni. Chiunque abbia un amico vicino alla politica avrà sicuramente sentito la solita parola: “Lì c’è uno schifo…” E possiamo tranquillamente dire che era una gestione ordinaria dovuta soprattutto al disinteresse (o alla connivenza) dei siracusani.

Oggi invece, vuoi la crisi economica che non fa più “mangiare” tutti come una volta, vuoi l’enorme esposizione mediatica della vicenda e la possibilità di testare il polso della gente con i social network, la rabbia è montata. Così si capisce perché poi la gente insulta i consiglieri su internet e perde le staffe. Ma questa cosa, permettetemi di dirlo è anomala: perché oggi si calca la mano sul Comune e in passato no? A Siracusa si ruba più di altre città siciliane? E perché non si è portato avanti lo stesso linciaggio contro gli “onorevoli” regionali (che forse meriterebbero ancor più attenzioni) quando l’anno scorso frodavano sui rimborsi? “Galantuomini” come Bufardeci, Marziano o Pippo Gianni, per citare i più noti si sono tranquillamente accodati a questo sistema-truffa a cui è seguito il solito oblio. Eppure sono sempre lì, seduti a Palermo, prendono stipendi stratosferici e fanno saltare le sedute parlamentari fin troppo spesso come fanno notare i deputati Cinque Stelle.
Personalmente ho un sospetto, che ci sia un interesse nel mettere in cattiva luce questa amministrazione: a torto o a ragione.

Vengo al dunque: durante questa sindacatura sono stati approvati dei provvedimenti molto importanti per la città, come l’affidamento dell’acqua pubblica ad una nuova società (anche se privata), l’avvio di un servizio di trasporto alternativo all’AST e la volontà di proporre un nuovo bando per la nettezza urbana che preveda esplicitamente (e con delle penali) l’avvio della raccolta differenziata. Infine non si dimentichi il mutato atteggiamento (anche se troppo timido) riguardo alla vicenda della Pillirina per la costruzione del resort di De Grecy. Tutti questi cambiamenti dopo anni e anni di gestione fallimentare, nonché la minore disponibilità per i costruttori di speculare come ai bei tempi di Bufardeci e Visentin, ha certamente scontentato diverse lobby siracusane.
D’altronde nella trasmissione L’arena di Giletti i consiglieri comunali, che con sciocco avventurismo provavano a difendersi dal plotone d’esecuzione, hanno anche parlato di queste cose ma in maniera assolutamente inefficace. Infatti, e qui bisogna aprire necessariamente una parentesi, la squallida figura fatta dai consiglieri e dalla città tutta, ha sminuito questi punti di indubbio valore portati avanti dall’Amministrazione Garozzo, lasciando mettere in luce solo l’arroganza e la puerilità di questi squallidi figuri.

Sentir starnazzare i consiglieri in diretta che si arrampicavano sugli specchi onde giustificare la cresta sui gettoni ha dell’inqualificabile. Sentire inoltre parlare persone che a stento esprimevano un discorso in italiano o sentire quel consigliere che affermava di partecipare a delle sedute non remunerate perché si voleva “inculturare” mi ha fatto raggelare il sangue.
La difesa d’ufficio che, chi più chi meno, ha portato e porta ancora avanti, dimostra come la sensibilità collettiva sia mutata improvvisamente. A mio avviso i consiglieri comunali si sentono umiliati perché diventati il capro espiatorio di tutti i mali mentre negli altri comuni, ma soprattutto alla Regione Sicilia continuano ad approfittarne finché dura.

La reazione cittadina è sino ad ora molto siracusana perché si propongono dimissioni senza una reale partecipazione indignata. Tuttavia è proprio questa ipotesi a spaventarmi perché farebbe il gioco di chi ha fatto (e farebbe) molto peggio per la città.

Forse ci siamo dimenticati dello stato di abbandono in cui ha lasciato la città la passata amministrazione Visentin: lavori al porto bloccati, servizio idrico al collasso, trasporti urbani quasi inesistenti e mille altri problemi. Il merito di questa Amministrazione (non prendetemi per uno sponsor, vi prego!) è quello che tra mille contraddizioni almeno un tentativo di ordine è stato messo in atto. Così l’idea che decada il consiglio comunale presupponendo nuove elezioni, potrebbe portare in campo (questo è il mio timore) soggetti peggiori. 
Pertanto la mia idea è quella di mantenere alta l’attenzione su ciò che combinano i politici, costringendoli a darsi una stretta. Per il resto, parliamoci chiaro, la città esprime questi politici: volgari, ignoranti e cialtroni. Ma almeno lasciamo che portino avanti istanze utili, tappiamoci il naso perché in giro non c’è molto da prendere...

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