sabato 19 gennaio 2013

Un salvacondotto per il sindaco


Ho personalmente accolto con un senso di liberazione la notizia di alcune settimane fa in merito alle dimissioni di Visentin. Non che risenta di legami diretti con la presenza o meno di questo o quel politico a palazzo Vermexio ma il cambio di sindacatura, direttamente o indirettamente, incide sulle sorti di ogni cittadino. Dalle tasse comunali sino ai problemi di traffico, dai prezzi dei prodotti sino ai servizi offerti, tutto passa da quella poltrona.

Una cosa è chiara a tutti, da quando c'è stato questo sindaco la città ha smesso di crescere, di migliorare e di respirare. In un modo o nell'altro dei cambiamenti in positivo sono avvenuti durante il doppio mandato di Bufardeci. Un mandato con luci e ombre, d'accordo, ma pur sempre un mandato che mostrava un dinamismo promettente. Poi è arrivata questa figura mediocre, dapprima sotto l'ombra del predecessore, poi abbandonato dal partito e da tutti coloro che ne sostenevano l'azione politica. Ma non è questo il problema, il vero problema sono le devastazioni lasciate sulla città.

Grazie a Visentin la speculazione edilizia ha conosciuto punte di esasperante parossismo: interi quartieri dormitorio all'Epipoli (a ridosso delle mura dionigiane), nuovi quartieri a Tremilia e la costruzione di un inutile centro commerciale alla Fiera del Sud capovolgendo le indicazioni del Piano Regolatore Generale. E poi le attenzioni della stampa nazionale sui tentativi di costruzione di un doppio porto turistico bloccato da anni, del villaggio alla Pillirina poi, del servizio GoBike finito su Striscia la Notizia... Dobbiamo andare avanti? Io andrei avanti perché un altro aspetto che proprio non sopporto è la ripetuta incapacità nel risolvere i problemi cronici, come la raccolta dei rifiuti (la raccolta differenziata è tutt'ora inesistente), la ZTL in Ortigia, i trasporti abbandonati a se stessi e via discorrendo.

In questi anni la città ha chiaramente conosciuto un'involuzione, mentre le altre provincie vanno avanti Siracusa arretra nell'assenza totale di idee e volontà. Così tra le macerie di questo mandato, Visentin accortosi di non poter riottenere la poltrona e forse neanche la candidatura a sindaco si è cercato un salvacondotto. L'aiuto viene dal Partito di Monti dove ha ottenuto il secondo posto in lista, in pratica la quasi certezza del seggio in Parlamento.
Poco importa poi se la Prestigiacomo che lo ha sostenuto sino a ieri lo definisce "Un mediocre opportunista", frase azzeccata se non provenisse dallo stesso partito che da un decennio ha le mani nella città e che ha contribuito più di tutti a questa ascesa politica.

La cosa più sconfortante è ovviamente la ricaduta nella città, senza un sindaco sino alla primavera. Ma alla fin fine quel'è il problema quando hai la certezza che i pecoroni, pur di votare legittimamente Monti daranno un salvacondotto al rottamatore della città? Pazienza, andrà a far danni altrove...