mercoledì 30 dicembre 2015

Nepal 2015: I dintorni di Pokhara (sesto giorno)


Martedì 21 aprile

Le sanguisughe
Uscii fuori che erano le sette del mattino. E mentre aspettavo che tutti gli altri si svegliassero vidi nel pavimento una specie di vermicello che si muoveva rapidamente allungandosi e contraendosi. Non ero molto sicuro ma mi sembrava una sanguisuga di cui le campagne nepalesi erano piene. Keshab stesso mi aveva mostrato il giorno prima il morso di una sanguisuga proprio tra due dita dei piedi. La sanguisuga era entrata dentro le scarpe senza che lui se ne accorgesse fissandosi in quel punto dove vi era rimasta una traccia di sangue. Quando mi mostrò la ferita ne rimasi impressionato. Ma egli aggiunse anche che le sanguisuga non facevano nulla e non portavano neanche malattie. Tuttavia lo avevo osservato con un certo timore, dicendo a me stesso: meno male che non ci sono incappato e che ne sto vedendo una semplicemente passare.

giovedì 17 dicembre 2015

Nepal 2015: I dintorni di Pokhara (quinto giorno)

La nostra guida Keshab assieme a un'anziana nepalese
Lunedì 20 aprile

Quella mattina ci siamo svegliati presto per andare nella località dove si trovava Keshab. Siamo usciti dall’hotel subito dopo la colazione e abbiamo preso un taxi. 

lunedì 7 dicembre 2015

Giuseppe Fava


Palermo è sontuosa e oscena. Palermo è come Nuova Delhi, con le reggie favolose dei maharajà e i corpi agonizzanti dei paria ai margini dei viali. Palermo è come Il Cairo, con la selva dei grattacieli e giardini in mezzo ai quali si insinuano putridi geroglifici di baracche. Palermo è come tutte le capitali di quei popoli che non riuscirono mai ad essere nazioni. A Palermo la corruzione è fisica, tangibile ed estetica: una bellissima donna, sfatta, gonfia di umori guasti, le unghie nere, e però egualmente, arcanamente bella. Palermo è la storia della Sicilia, tutte le viltà e tutti gli eroismi, le disperazioni, i furori, le sconfitte, le ribellioni. Palermo è la Spagna, i Mori, gli Svevi, gli Arabi, i Normanni, gli Angioini, non c'è altro luogo che sia Sicilia come Palermo, eppure Palermo non è amata dai siciliani. Gli occidentali dell'isola si assoggettano perché non possono altrimenti, si riconoscono sudditi ma non vorrebbero mai esserne cittadini. Gli orientali invece dicono addirittura di essere di un'altra razza: quelli sicani e noi invece siculi.

martedì 1 dicembre 2015

Nepal 2015: da Kathmandu a Pokhara (quarto giorno)

Il lago di Pokhara
Domenica 19 aprile

Quella mattina ci siamo svegliati presto perché alle 7 partiva il nostro pullman per Pokhara. Per raggiungere questa località sono necessarie almeno 8 ore di viaggio, dato che la strada che le collega conta poco più di 200 km di curve. Inizialmente avevamo pensato di prendere un autobus economico, uno di quelli che prendono normalmente i nepalesi, ma vista la lunghezza del viaggio e le temperature elevate abbiamo pensato che la soluzione migliore fosse il bus turistico, con un minimo di comodità.

giovedì 26 novembre 2015

Nepal 2015: Kathmandu e Bhaktapur (terzo giorno)

Una piazza di Bhaktapur
Sabato 18 aprile

Per quanto non fosse necessario, quella mattina ci siamo presi un buon margine di riposo perché Haren sarebbe venuto più tardi, dato che in Nepal era la festa della mamma. Egli aveva intenzione di trascorrere alcune ore a casa e forse di consegnarle anche un regalo, difatti venne in hotel verso le 11. 
A Kathmandu senza la presenza di una guida tutto è molto difficile. Il nostro intento per quella mattina era di andare a Swayambhunath il tempio delle scimmie che si trova nella periferia di Kathmandu, verso ovest. Per raggiungerlo abbiamo voluto prendere uno dei mezzi pubblici nepalesi: anche questa cosa fa parte delle esperienze di viaggio belle, ma fattibili solo se si ha qualcuno che ti guida. 

sabato 21 novembre 2015

Nepal 2015: Kathmandu (secondo giorno)


Venerdì 17 aprile

C’è una caratteristica di questo angolo di mondo che è poi la medesima dell’India e forse anche del Bangladesh, quella di unire assieme splendore e squallore. Questa è la sensazione provata quando quella mattina Haren ci ha guidati presso il tempio di Pashupatinath. Questo grande complesso costruito dagli induisti si trova non troppo lontano dall’aeroporto di Kathmandu, in una posizione un po’ decentrata. Per arrivarci infatti è necessario un taxi a meno che non si voglia camminare per quasi un’ora rispetto al centro.

martedì 17 novembre 2015

Nepal 2015: arrivo a Kathmandu (primo giorno)

Un negozio di alimenti a Kathmandu
Giovedì 16 aprile 

Siamo atterrati all'aeroporto internazionale di Kathmandu in un annuvolato pomeriggio. Durante l'atterraggio, lo scorcio della catena himalayana che appariva a sprazzi nel grigiore delle nubi destava non poco stupore. Non era solo lo spettacolo portentoso della catena, quanto l’altezza delle vette innevate.

domenica 15 novembre 2015

Nepal 2015


L'idea di un viaggio in Nepal era cresciuta un anno prima, quando un po' superficialmente avevo discusso con un amico dell’idea di intraprendere un viaggio in Asia, in special modo in Nepal. Questo paese nel mio immaginario è stato sempre associato, un po' come per molte persone, alla spiritualità, alle vette himalayane e alla folta presenza di rifugiati tibetani. Avevo inoltre avuto modo di vedere delle foto relative al tempio di Pashupatinath, dato che avevo curato la pubblicazione di un articolo su Elapsus da parte di un amico che vi era stato. Già da un anno allora avevo comprato una guida e sottolineato tutte le città che avrei voluto vedere. Poi però, le condizioni lavorative e sentimentali del mio amico sono mutate, lasciando naufragare il sogno del viaggio…
Quest'anno dopo aver già fatto un viaggio in Austria con Enrico, ho chiesto se fosse stato interessato al Nepal, ottenendo (con mio stupore) una risposta positiva, nonostante egli vi fosse già stato diversi anni prima. Il suo ricordo era un po' sbiadito e il viaggio che fece allora era limitato solo alla valle di Kathmandu e ad altre zone dell’India: una ragione sufficiente per tornarci e visitarlo meglio.

sabato 14 novembre 2015

Abbiate paura


Abbiate paura perché "siamo tutti Charlie" e per questo in pericolo,
Abbiate paura perché "il Paese reagirà con fermezza",
Abbiate paura perché gli attentatori lasciano sempre un passaporto in giro,
Abbiate paura perché "il terrorista era noto ai servizi segreti" ma libero di uccidere,
Abbiate paura perché questo è sempre l'inizio,
Abbiate paura perché verranno introdotte nuove restrizioni alla libertà,
Abbiate paura perché il nemico ha sempre una religione o una lingua diversa dalla vostra,
Abbiate paura perché per settimane si racconteranno nuove storie di violenza e raccapriccio,
Abbiate paura perché le stesse violenze sponsorizzate dai nostri governi non fanno mai notizia,
Abbiate paura perché l'aumento dei costi per la sicurezza tiene in vita le nostre economie, 
Abbiate paura perché dopo pochi giorni la borsa mostrerà segni di recupero,
Abbiate paura perché senza la paura non si vendono ansiolitici,
Abbiate paura perché dovete trasmetterla ai vostri figli e ai vostri cari,
Abbiate paura perché la modernità impone un modello di vita precaria,
Abbiate paura perché il kali yuga non finirà nell'arco della nostra breve esistenza e la gente è inconsapevole di troppe cose.

lunedì 26 ottobre 2015

Charles Bukowski



E così vorresti fare lo scrittore? 

Se non ti esplode dentro
a dispetto di tutto,
non farlo
a meno che non ti venga dritto
dal cuore e dalla mente e dalla bocca
e dalle viscere,
non farlo.

martedì 13 ottobre 2015

Enrico Baccarini: "I Vimana e le guerre degli dei"


Sono rimasto molto colpito da questa conferenza perché sapevo poco, se non nulla, dei Vimana le macchine volanti dell'antica India. Sono proprio i testi indiani a parlarcene e ad aprire un velo in ciò che potrebbe essere stata una passata civilizzazione di cui abbiamo solo fonti indirette.

lunedì 28 settembre 2015

Il calibro


Dopo aver collaborato con Linkiesta, a causa di divergenze nella gestione redazionale ho deciso di scrivere per una nuova testata con meno prestigio ma più libertà. Collaborazione portata avanti dall'aprile del 2013 sino al maggio del 2015. Di seguito i miei articoli che potrete trovare anche tra le etichette: "Il Calibro"

martedì 22 settembre 2015

Il nuovo villaggio a Ognina? Meglio ragionarci un po'...

Il tratto di costa interessato tra Ognina e Fontane Bianche
Da quando è diventata ufficiale la richiesta di costruzione nel resort di lusso ad Ognina è cominciato in città l'inevitabile dibattito. Le associazioni ambientaliste sono tendenzialmente contrarie, mentre l'Amministrazione Comunale siracusana (per adesso) si riserva di decidere, ma mostra caute aperture. Ma al di là degli aspetti burocratici, la vera decisione (dovendo passare dalla politica) verrà presa tastando il polso della cittadinanza, che assumerà un importante ruolo qualora si dimostrerà matura e attiva; pertanto il dovere di ogni cittadino è di informarsi e non assumere un ruolo passivo, come avvenuto nel passato quando si sono perpetrati i tanti scempi "a mano leggera".

domenica 9 agosto 2015

Una disastrosa stagione turistica


Da più parti si sente dire che la stagione turistica in corso mostra una flessione di arrivi, forse a causa dell'Expo di Milano, che modifica gli itinerari di visita, o forse a causa dell'immigrazione che spaventa. Non saprei dire con precisione, tuttavia posso dire ciò che facciamo, come città e come regione per disincentivare il turismo di quest'anno...

domenica 2 agosto 2015

La democrazia diretta del M5S in Sicilia e le ricadute sociali


15 febbraio 2013

Questo è un breve racconto della mia esperienza in itinere presso i ragazzi del MoVimento 5 Stelle.
Premetto subito di non aver mai negato una certa simpatia per il MoVimento, ma non rinnego neanche uno spirito di libera critica già espresso in precedenti post. Con questi elementi voglio documentare (nel mio piccolo) ciò che sta avvenendo in Sicilia dopo l’incredibile affermazione del M5S.

mercoledì 29 luglio 2015

Quel dibattito sempre troppo parziale sulle stragi in America


16 dicembre 2012

Nell'inevitabile dibattito in merito al proliferare di stragi nell'America di Obama è interessante il contributo de Linkiesta con l'articolo Newtown, cosa accade se il colpevole è il cervello?
L'articolo in questione rappresenta il prototipo di come il problema (e i problemi in generale) vengono affrontati in maniera parziale... La soluzione che suggerisce l'intervistato è la limitazione all'uso delle armi nonché un progresso sull'interpretazione che la scienza dà al meccanismo dei comportamenti antisociali. Ma ciò che l'articolo non valuta è di guardare al problema sotto una prospettiva più ampia.

mercoledì 22 luglio 2015

Thomas Mann


“[…]Qui c'è anzitutto molta Asia nell'atmosfera… non per nulla si devono brulicare i tipi della Mongolia moscovita! Questa gente” e Settembrini accennò col mento dietro a sé, “non si regoli spiritualmente su di loro, non si lasci contagiare dai loro concetti, ponga invece la sua natura, la sua superiore natura contro la loro, e consideri sacro tutto quanto a lei, figlio dell'Occidente, del divino Occidente, figlio della civiltà, è sacro per natura e tradizione, per esempio il tempo! Codesta liberalità, codesta barbara larghezza del consumo del tempo è stile asiatico… e forse per questo I figli dell'oriente si trovano così bene quassù. Non ha mai notato che quando russo dice: “quattro ore” non dice più di quando uno di noi dice “una”? Non è difficile immaginare che la noncuranza di costoro in riferimento al tempo dipenda dalla selvaggia vastità del loro paese. Dove c'è molto spazio c'è molto tempo… infatti si dice che sono il popolo che ha tempo può aspettare. Noi no, noi europei non possiamo. Abbiamo poco tempo, come il nostro nobile continente, articolato con tanto garbo, la poco spazio, noi dobbiamo ricorrere alla precisa amministrazione dell'uno e dell'altro, allo sfruttamento, caro ingegnere! Prenda per simbolo le nostre grandi città, centri e fuochi della civiltà, crogioli del pensiero! Come il terreno vi rincara, È lo spreco di spazio diventa impossibile, nella stessa misura, noti, anche il tempo diviene sempre più prezioso. Carpe diem! Lo disse uno che viveva in una metropoli. Il tempo è un dono di Dio, dato all'uomo affinché usi… ne usi, ingegnere, al servizio dell'umano progresso!”

mercoledì 15 luglio 2015

Arrangiamento in grigio e nero, ritratto della madre dell’artista – James Mac Neil Whistler


24/3/2001
E’ passato il tempo dei sogni, illusi dietro battiti di tempo andato; oltre le mura d’una casa sempre uguale e d’un’epoca che fu giovinezza. La vecchia attende, il fazzoletto in mano, il lutto nel cuore…

venerdì 10 luglio 2015

Perché certi italiani preferiscono le straniere? Alcune considerazioni


17 marzo 2012

Settimane fa mi è capitato sotto gli occhi un post presso uno dei blog de «Il Corriere.it» in cui si discuteva del crescente fenomeno, da parte degli uomini italiani, che intrecciano un rapporto con una donna straniera. Per quanto l'argomento sembri degno delle pagine del gossip nostrano, in realtà esso può anche essere valutato in chiave strettamente sociale.
La crescente mobilità delle persone e l'abbattimento delle distanze attraverso la diffusione dei viaggi aerei favorisce questo fenomeno. La domanda legittima del blogger era, perché alcuni italiani preferiscono le straniere? Cui seguivano tentativi di risposta interessanti ma non del tutto esaustivi...

martedì 7 luglio 2015

La maledizione del PIL ovvero l'assurdo principio con cui valutiamo le nostre economie

22 febbraio 2012

Il famoso indice del PIL o Prodotto Interno Lordo è il valore più monitorato e discusso degli ultimi anni. La crisi economica, infatti, avendo rallentato le nostre economie ha inciso proprio sul valore di questo dato. Tuttavia questo indicatore mostra troppe lacune e determina un valore troppo grossolano con cui si misura l’economia dei paesi. Tanto è vero che esclude moltissimi aspetti della vita quotidiana, soprattutto quelli positivi. Se ne era accorto Robert Kennedy sin dal 1968 quando in un celebre discorso affermava:

lunedì 29 giugno 2015

Paolo di Tarso: l'eretico che inventò il cristianesimo


Non ho mai avuto molto tempo per approfondire tutte le questioni legate alle origini del cristianesimo, né ho mai seguito tutte le ragioni che spingono certuni ad una critica aspra riguardo alle basi teologiche. Quando ho avuto la possibilità di vedere questo video, anzi questo webinar, ossia una lezione online di Sabato Scala sulla figura di Paolo di Tarso, cioè San Paolo, il fondatore della Chiesa, ho iniziato a pormi delle domande.

In questo video, anche se molto casareccio nella sua impostazione (lo vedrete), ci sono molti contenuti assolutamente interessanti. In pratica la figura di San Paolo viene messa in discussione e seguendo le antiche fonti si riscontrano una serie di incongruenze, come il forte legame politico con i romani e il sospetto che la linea "eretica" che portò avanti venne sostenuta dal Potere stesso per ragioni politiche. Quindi una religione "costruita" facendo prevalere delle tesi diverse rispetto a quelle più ebraiche sostenute allora dai primi cristiani.

Un video da vedere, se non altro per trovare degli spunti di personale approfondimento.  

venerdì 26 giugno 2015

L'impopolarità del dissentire


Appare evidente come l'epoca attuale abbia reso il dissenso qualcosa di inopportuno. In ciò si esplicita la crescente omologazione degli individui che appiana fievoli sacche di dissidenza che confinate a mera lamentela. Anche le poche battaglie politiche delle parti sociali e delle opposizioni, condotte contro gli atti del governo, finiscono con lo svuotarsi in ragione di una necessità di cambiamento dello status quo.

Si prenda Facebook, il vero contenitore (in tutti i sensi del termine) della rabbia e della frustrazione. Qualsiasi dissenso si ferma lì, in parole a volte fuori tono che poi non trovano un reale sviluppo nei fatti: quante volte si dice che le proteste in occidente ormai si fanno nei social e non nelle piazze? Emblematico è in tutto questo il fatto che su Facebook esistano i tasti di condivisione, si possa commentare e al massimo si può mettere un "mi piace", ma non esiste il tasto "non mi piace"; come se in quest'epoca ciò che non piace debba necessariamente corrispondere al silenzio, all'afasia, al disinteresse. Non si può dissentire, perché al massimo ci si può astenere. Questo è dunque il carattere del cosiddetto "politicamente corretto" che annichilisce, purtroppo, ogni ipotesi di contrarietà.

lunedì 15 giugno 2015

La maschera


Uno degli aspetti più tristi della nostra epoca è la progressiva perdita della spontaneità. Il timore degli altri, la sfiducia, le convenzioni sociali, nonché le molteplici ansie interiori che determinano una sovrastruttura caratteriale che ci induce a “fingere” d’essere forti, belli e vincenti. In realtà dietro questa maschera si nascondono tutte le paure e le ansie inconfessabili, perché inopportune. Così ciò che vorremmo esprimere veramente di noi stessi ci è precluso, salvo negli ambiti strettamente famigliari. Ma questa sovrastruttura falsifica tutto, i rapporti e dunque le percezioni. Sicché solo considerando il fatto che dall’altra parte c’è un dramma nascosto, si può guardare con occhi diversi anche certi gesti apparentemente incomprensibili o incoerenti.
La base del “salto” interiore e dell’avanzamento del proprio percorso di ricerca consiste nella raggiunta consapevolezza del dramma altrui. Rispecchiandosi negli altri tutte le azioni potranno essere viste con maggiore compassione, limitando nel contempo conflitti e inutili incomprensioni. Ognuno di noi infatti mette inconsciamente una maschera che va semplicemente svelata.

lunedì 18 maggio 2015

L'ultimo (arduo) compito degli insegnanti: salvare i giovani e se stessi


27 novembre 2012

Non sono un insegnante, ma posso dire di conoscere (indirettamente) le frustrazioni e le difficoltà di questa fondamentale categoria sociale. Ho ascoltato tante volte le giuste rimostranze per il peggioramento delle condizioni della scuola e le lamentele verso riforme che ne azzoppano di volta in volta le fondamenta. Ma quando ho letto queste due lettere aperte (1, 2) indirizzate al ministro Profumo (che in questi giorni circolano ovunque sul web) mi sono sentito pungere nell'orgoglio di italiano...

domenica 12 aprile 2015

Le contraddizioni e le enormi potenzialità del M5S


15 novembre 2012

Le polemiche delle ultime settimane attorno alla presenza televisiva di Federica Salsi mettono in luce alcuni punti deboli del MoVimento Cinque Stelle, debolezze che potrebbero vanificare il lavoro fin qui fatto da Grillo e da tutti gli attivisti.

domenica 22 marzo 2015

La dolce vita


Qualche volta la notte questa oscurità, questo silenzio mi pesano. È la pace che mi fa paura, temo la pace più di ogni altra cosa: mi sembra che sia soltanto un'apparenza e che nasconda l'inferno. Penso a cosa vedranno i miei figli domani, "il mondo sarà meraviglioso" dicono, ma da che punto di vista se basta uno squillo di telefono ad annunciare la fine di tutto. Bisognerebbe vivere fuori dalle passioni, oltre i sentimenti, nell'armonia che c'è nell'opera d'arte riuscita, in quell'ordine incantato... Dovremmo riuscire ad amarci tanto da vivere fuori del tempo, distaccati... [ride brevemente] Distaccati... 

(Steiner)

mercoledì 18 marzo 2015

Dietro Gettonopoli ci sono (probabilmente) interessi maggiori


Era ora che qualcosa si smuovesse, finalmente la bomba è scoppiata con lo scandalo Gettonopoli. Tuttavia temo si sia dato un risalto tale alla cosa da storpiarne il senso e la realtà dei fatti. Trovo singolare, infatti, riscontrare che ciò che oggi pare scandaloso, sino a ieri veniva tacitamente tollerato: che i consiglieri comunali arrotondassero lo stipendio tra commissioni e riunioni, lo si sa da almeno trent’anni. Chiunque abbia un amico vicino alla politica avrà sicuramente sentito la solita parola: “Lì c’è uno schifo…” E possiamo tranquillamente dire che era una gestione ordinaria dovuta soprattutto al disinteresse (o alla connivenza) dei siracusani.

martedì 17 marzo 2015

Leonardo Sciascia


Forse tutta l’Italia va diventando Sicilia… A me è venuta una fantasia, leggendo sui giornali gli scandali di quel governo regionale: gli scienziati dicono che la linea della palma, cioè il clima che è propizio alla vegetazione della palma, viene su, verso nord, di cinquecento metri, mi pare, ogni anno… La linea della palma… Io invece dico: la linea del caffè ristretto, del caffè concentrato… E sale come l’ago di mercurio di un termometro, questa linea della palma, del caffè forte, degli scandali: su su per l’Italia, ed è già oltre Roma….

martedì 10 marzo 2015

Dante Aligheri


Donne ch’avete intelletto d’amore,
i’ vo’ con voi de la mia donna dire,
non perch’io creda sua laude finire,
ma ragionar per isfogar la mente.
Io dico che pensando il suo valore,

Amor sì dolce mi si fa sentire,
che s’io allora non perdessi ardire,
farei parlando innamorar la gente.

domenica 22 febbraio 2015

Sicilia: dalla vergogna allo stupore


30 ottobre 2012

Quando nel 2006 la maggioranza dei siciliani rielesse Cuffaro a scapito della sfidante Rita Borsellino ebbi un senso di vergogna. Una vergogna come siciliano, una vergogna per una maggioranza di elettori che sosteneva una contiguità palese col clientelismo mafioso. Il mio senso di vergogna aveva anche un grave precedente penale, quello dell'ormai famoso 61 a 0 che decretava la Sicilia come feudo incontrastato del berlusconismo più becero. Per questa ragione negli anni avvenire ho palesato un pessimismo di sapore gattopardiano con cui mi sono rassegnato a convivere…

giovedì 12 febbraio 2015

René Guenon


Un indù, riassumendo con estrema coincisione quel che ne pensano tutti gli orientali che hanno avuto occasione di conoscerla, l'ha definita molto giustamente con queste parole: «la scienza occidentale è un sapere ignorante.» Nella giustapposizione di questi due termini ha fatto una contraddizione; ecco quel che essa vuol dire: si tratta, se si vuole, di un sapere che ha una certa realtà, poiché è valido ed efficace in un certo campo relativo; ma di un sapere irrimediabilmente limitato, che ignora l'essenziale, che manca di principio, come tutto ciò che appartiene in proprio alla civiltà occidentale moderna.

giovedì 29 gennaio 2015

L'importanza di Wikipedia per Siracusa


Avete mai visto questa immagine? Se siete siracusani e bazzicate spesso su internet vi sarà familiare. Si tratta della tipica foto associata alle notizie relative alla zona industriale di Priolo-Melilli. Questa immagine proviene da Wikipedia nella relativa voce, lo so perché l'ho scattata io stesso e il suo utilizzo è libero. Lo so, qualcuno mi dirà che sono uno stupido perché magari qualcuno me l'avrebbe pagata e forse qualche soldo avrei potuto intascarlo; a parte il fatto che è raro trovare una testata che paghi una foto, questa immagine è diventata "famosa" proprio perché libera. Ma il discorso che vorrei affrontare non è di mera autocelebrazione delle mie qualità di fotografo dilettante, ma far notare l'importanza di Wikipedia per Siracusa